
Pet therapy: di cosa si tratta
La Pet Therapy (chiamata anche AAT: Animal-Assisted Therapy) è una terapia integrativa che va a supportare la medicina tradizionale. Vede la sua idoneità nel curare diverse malattie e rientra nella categoria quindi delle CO-terapie; Quindi Terapie che che Coadiuvano altre Forme di cura. Viene utilizzata soprattutto nelle fasi di riabilitazione, di convalescenza.
Quando è nata questa terapia
Ne è piena la storia! Gli egizi ci hanno già trasferito molto in questo senso, avete visto la Mummia del cane del Farone ritrovata proprio di recente? Pare che già gli antichi egizi e i greci credessero nel potere terapeutico del rapporto simbiotico uomo-animale. Alcuni studi attestano che si ricorreva a questa forma di cura anche in Inghilterra, a partire dalla fine del Cinquecento.
Ma il padre della Pet therapy fu tuttavia lo psichiatra infantile Boris Levinson, nel 1953. Levinson notò, che diversi pazienti autistici traevano beneficio dalla presenza del suo cane durante le sedute, riuscendo a interagire e a relazionarsi in maniera diversa e positiva. Forte dei risultati, Levinson ne fece un vero e proprio studio, lavorando per dimostrare l’efficacia in modo strutturale di questo trattamento in termini di aumento dell’autostima e dell’empatia nelle persone affette da autismo.

Patologie curabili con la Pet therapy
C’è un ampia casistica che afferma e conferma che i benefici sono evidenti, sia su pazienti malati, che su anziani nonchè su persone con disturbi cognitivi, bimbi e anziani. Tra le patologie che traggono beneficio dalla terapia, elenchiamo: depressione, ansia, stress, attacchi di panico e insonnia. Pare che la Pet therapy sia in grado di ridurre i livelli di stress e ansia, in quanto migliora la circolazione sanguigna e regola la frequenza cardiaca. Aiuta a riprendersi da malattie oncologiche ma la sua efficacia è stata dimostrata anche per casi di autismo, disturbi dell’attenzione o dell’apprendimento, difficoltà psicomotorie e nevrosi. In particolare, si è rivelata utile nel migliorare lo stato di salute dei malati di Alzheimer o di pazienti affetti da altri tipi di demenza senile.

I Vantaggi ?!
È adatta pure ai bambini sottoposti a procedure dentistiche, persone in strutture di assistenza a lungo termine, pazienti con disturbo da stress post-traumatico.
1) La Pet therapy aiuta altresì nello sviluppo dell’aspetto sociale, relazionale ed emotivo delle persone, siano essi bambini, anziani o disabili;
2) Rafforza le capacità comunicative e sociali;
3) Sviluppa empatia e altruismo;
4) Anche l’atto stesso di prendersi cura di un altro essere vivente, quando terapeutico viene considerata Terapia Occupazionale, sia esso un cane, un gatto o un uccello, è indispensabile a rafforzare l’autostima.
Dove è possibile fare Pet Therapy?
La Pet therapy è una pratica sempre più diffusa e richiesta, soprattuto nei centri medici, nelle case di riposo, ma anche negli asili nido e nei centri sociali.
In alcuni Paesi, gli animali vengono impiegati nelle aule di tribunale. Per i casi giudiziari che richiedono a una vittima di testimoniare in aula e di trovarsi faccia a faccia con il proprio aggressore, o discutere di un evento difficile, vengono utilizzati animali da terapia per aiutare le vittime a parlare del loro trauma e aiutarle con il disturbo da stress post-traumatico. Tutto questo avviene in modo molto più semplice e leggero perché nel relazionarsi con un animale, l’essere umano lo fa senza pregiudizi, senza meccanismi di difesa, che consentono l’instaurazione di un rapporto affettivo sano, facile ed immediato. E ne traggono vantaggio anche i familiari e gli amici che partecipano alle visite degli animali dicono di sentirsi meglio.
Inoltre, questa modalità terapeutica non ha effetti collaterali ma solo effetti benefici!
I sette animali più impiegati: i primi tre
Diversi gli animali impiegati in questa terapia.

1) Cani. I cani sono gli animali più amati per questa pratica. Ciò si deve alla loro innata socievolezza e alla capacità di donare affetto incondizionato a chi li circonda. Pare che i più indicati siano i Labrador ma non è detto, perchè il cucciolo che verrà educato alla PET Therapy sarà selezionato con cura per la sua indole e non per la sua razza.
2) Gatti. Al secondo posto della classifica troviamo i gatti. Le loro fusa hanno comprovati benefici a livello psicologico. In linea di massima, i gatti sono gli animali più indicati per individui che potrebbero essere intimiditi o spaventati dai cani, per esempio gli anziani ed i paziento delle RSA. La difficoltà con i gatti come animali da terapia è che non sono facilmente trasportabili come i cani e non sono facilmente addestrabili. Sono comunemente impiegati nelle case di cura, dove aiutano gli anziani affetti da demenza.
3) Cavalli. La Riabilitazione equestre è molto popolare sia tra i bambini sia tra gli adulti. Prendersi cura di un grosso animale richiede piena attenzione ed è un modo perfetto per silenziare la mente, allontanando qualsiasi pensiero o comportamento distruttivo in atto (rabbia, abuso, difficoltà di apprendimento ecc.). Imparare a prendersi cura di un cavallo aiuta a promuovere la fiducia e ad alleviare l’ansia e l’impazienza. Inoltre è scientificamente provato che la terapia con l’aiuto di cavalli abbassi la pressione sanguigna;

4) “Piccoli” animali. Oltre ai cani, gatti e cavalli, si possono impegnare diversi animali di piccola taglia come forma di terapia alternativa. Animali come cavie e conigli offrono gli stessi benefici in termini di comfort, compagnia, capacità motorie, benefici emotivi o comportamentali, dei loro colleghi. Gli animali di piccola taglia hanno il vantaggio di essere facili da trasportare e da curare, soprattutto per quegli individui che potrebbero non essere in grado di prendersi cura di un cane o di un gatto;
5) Rettili. Sebbene il loro utilizzo sia raro, anche i rettili rientrano nella categoria degli animali da terapia. A Londra vengono impiegati per aiutare le persone che lottano contro la depressione, i disturbi alimentari e l’abuso di sostanze stupefacenti.
Prendersi cura di un rettile richiede infatti molta concentrazione e offre agli individui una tregua dalle loro lotte emotive, mentali o fisiche;
6) Uccelli. I pappagalli hanno un alto livello di empatia, il che li rende ottimi candidati come animali di supporto emotivo. Ai pappagalli possono essere insegnate parole e frasi che possono aiutare le persone e i loro animali a lavorare insieme durante determinati episodi psicologici.
7) Delfini. I delfini sono animali straordinari con abilità incredibili. Numerosi studi condotti attestano che questi mammiferi offrono un prezioso aiuto nel trattamento di diverse malattie.